Recentemente il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Testo unico forestale, un testo che «provvede al riordino complessivo della normativa in materia di foreste e filiere forestali, in coerenza con la strategia nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale, la normativa europea e gli impegni assunti in sede europea e internazionale in materia forestale, di agricoltura, ambiente, paesaggio, commercio e sviluppo rurale».

Questa norma parte da un presupposto che poco si identifica come tutela, essa infatti riconosce boschi e foreste come potenziale patrimonio economico ed energetico, produzione quindi di materia prima.

Nulla contro l’utilizzo del legname dei nostri boschi, ma una norma dovrebbe basarsi sul concetto di bene ambientale da tutelare e proteggere, non una fonte di legname da costruzione o da ardere nelle centrali a biomassa…è proprio nel concetto che c’è qualcosa che non va.

biomassa-tutela dei boschi

Termini come “valorizzazione energetica”, si adicono ad impianti a biomasse (incentivati con soldi pubblici) per produzione di energia elettrica.

A Gorizia ne sappiamo qualcosa di impianti a Biomasse e di tutte le battaglie che il comitato NoBiomasse ha portato avanti contro comune e regione.

Sulle battaglie con il comune non voglio tornare, ma su quelle con la regione, il PD ha da poco approvato un regolamento per incentivare ancora questo tipi di impianti, senza preoccuparsi della vicinanza ai centri abitati, al tipo di impianto, al metodo di combustione o coogenerazione ecc. tutti fattori questi che fanno di un impianto biomasse un impianto poco impattante oppure un impianto semplicemente a fonti rinnovabili, requisito non sufficiente a renderli non inquinanti.

Guarda caso la bandiera politica che ha fatto la norma statale e il regolamento regionale è sempre la stessa, quella del PD.

Alle ultime elezioni nazionale al PD sappiamo già come è andata, in regione però i giochi devono ancora essere fatti.

Ritengo che l’unica possibilità per tutelare finalmente l’ambiente e il nostro territorio sia votare partiti che non solo parlano di ambiente, ma agiscono anche in tal senso,  per la tutela dei beni comuni, l’aria che respiriamo è il futuro dei nostri figli.