Project Description

Qui a Gorizia negli ultimi anni ci siamo battuti perché le centrali termoelettriche a biomasse, a gas, e le industrie insalubri di prima classe siano costruite lontano da scuole, asili, ospedali, campi sportivi ed in generale lontano dalle aree abitate.
Abbiamo però poco considerato cosa succede nella vicina Slovenia, un po’ perché non sempre risulta facile informarsi, sopratutto per chi come me non conosce la lingua, un po’ perché forse ritenevamo che non ci fossero gli strumenti adeguati per protestare per qualcosa che succede in un altro stato.

Abbiamo trattato recentemente sul blog il caso del cementificio/inceneritore di Anhovo, e cercheremo di approfondire nell’immediato futuro la vicenda, magari organizzando qualche incontro informativo, poi c’è il problema della Livarna che si sta trascinando da anni e per il quale non si riesce a far collaborare in maniera efficace i vari enti controllori, e che ora grazie al nuovo sindaco di Nova Gorica sembra muoversi qualcosa, infatti il Sindaco ha promesso controlli
senza preavviso, come possiamo leggere sul sito Promorske novice.

Invece gli strumenti ci sono e ce li abbiamo sotto gli occhi, il GECT.
Si è parlato molto del GECT per la casa del parto, per le piste ciclabili transfrontaliere e per il parco sull’Isonzo.
Il GECT è uno strumento che ci mette a disposizione l’Europa, l’acronimo sta per Gruppo europeo di cooperazione territoriale, è un ente con personalità giuridica e possiamo riportando quanto scritto nel sito del parlamento Europeo:

I gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) sono stati creati per favorire la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra gli Stati membri o le loro autorità regionali e locali. I GECT consentono a tali partner di attuare progetti comuni, condividere conoscenze e migliorare il coordinamento della pianificazione territoriale.
L’obiettivo di un GECT è facilitare e promuovere in particolare la cooperazione territoriale, compreso uno o più filoni di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, tra i suoi membri al fine di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell’UE.

Credo quindi che la materia ambientale e della tutela della salute sia un argomento prioritario per il GECT.
Prendiamo ad esempio le problematiche di verifica della qualità dell’aria, in Italia abbiamo l’ARPA mentre in Slovenia l’IRSOP, attraverso il GECT che ha tra i suoi scopi la collaborazione tra enti transfrontalieri si potrebbero fare delle campagne e delle misurazioni comuni per mantenere costante il controllo della qualità dell’aria che respiriamo.

Oltre a questo attraverso una pianificazione territoriale congiunta si potrebbero migliorare notevolmente gli effetti cumulativi delle varie industrie, puntando nel contempo ad uno sviluppo transfrontaliero ecosostenibile.

Anche a questo dovrebbe servire il GECT, questi strumenti infatti servono per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale, e oggi per poterlo fare il tema ambientale e della tutela della salute deve essere prioritario.

Fabio Curci