Project Description

Il Comune massimo Garante della Salute dei cittadini e dell’Ambiente ha il dovere di tutelare in primis i soggetti deboli come bambini,. anziani, portatori di disabilità.

Ecco il caso eclatante dei bambini che frequentano la scuola per l’infanzia “Boemo” di Lucinico ma che coinvolge altri siti sensibili come parchi giochi con la proliferazione delle antenne per la telefonia mobile, tema che affronteremo in un’altra proposta.

Il Comune non ha mai soddisfatto le richieste dei cittadini di effettuare una misura analitica dell’inquinamento con una centralina mobile ARPA (una ce l’ha anche l’Istituto superiore D’Annunzio Biotecnologie Ambientali visto che per i CEM ha interessato l’ITIS Galilei ed ha

pubblicato i valori sui giornali). La centralina ARPA di rilevazione che era sita a Lucinico è stata addirittura rimossa (vedi più avanti).

Il Caso

Con la revisione del traffico nel quartiere di Lucinico si sono rese a senso unico la Via Romana e la Via Persoglia di modo che tutto il traffico confluisce ora sull’incrocio tra le Vie Visini e Perco sulla SR56 dove è sito l’asilo che ospita 70 bambini.

L’incrocio è dotato di semaforo che attualmente da la stessa priorità all SR56 che ha tantissimo carico ed alle Vie Visini e Perco che ne hanno decisamente meno. Basta una sola autovettura sulle vie Visini e Perco per bloccare la statale (alla mattina alle 8.00 ed alla sera 17.00 la fila talvolta arriva a centinaia di metri). Se dalla SR56 all’incrocio si vuole svoltare in Via Perco manca la corsia di incanalamento (basterebbero 80 cm) e si blocca completamente tutto il traffico retrostante. Questo incrocio è forse il punto dove l’inquinamento da scarico automobilistico è più elevato in tutta Gorizia con i soggetti deboli come i bambini (età di massima proliferazione cellulare del corpo e perciò più ricettivi dei PM 10 e 2,5 che il corpo non blocca).

La via Persoglia collega la Mainizza con la piazza di Lucinico e dev’essere a doppia percorrenza e la corsia laterale di scorrimento realizzata al più presto

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/08/news/smantellata-la-centralina-di-lucinico-1.10624212

Scherzi a parte, ormai da parecchie settimane non c’è più la struttura di colore azzurro, con relative apparecchiature, che teneva sotto controllo la qualità dell’aria nella frazione di Gorizia. Sparita. Volatilizzata. E nessuno (nella fattispecie l’Arpa) ha pensato di spiegare il perché. Tant’è che Luca Cadez, presidente di Legambiente Gorizia, ha preso carta e penna e, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera proprio all’Arpa per chiedere conto di quell’improvviso smantellamento: smantellamento che suonava (e suona) come una beffa visto che a Lucinico chiedevano addirittura l’installazione di una seconda centralina, questa da dislocarsi nei pressi della scuola d’infanzia, lungo al strada regionale 56. «Abbiamo scoperto che è stata rimossa la centralina di controllo della qualità dell’aria posta a Lucinico in via del Camposanto – scrive Cadez nella lettera indirizzata all’Arpa -. L’area risultava con una certa frequenza in determinati periodi soggetta a superamenti di soglie di polveri sottili e non solo, stante la presenza di un’arteria molto utilizzata specialmente da traffico pesante, e non essendo ancora stata realizzata la prosecuzione della variante della Sr56. Ricordiamo che negli ultimi anni si era anzi parlato della necessità di incrementare i monitoraggi proprio per la vicinanza con l’asilo di via Udine. Per questi motivi con la presente si chiede in via ufficiale di sapere le motivazioni della rimozione della centralina». La risposta dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente è giunta qualche giorno dopo. «In relazione alla sua richiesta, devo confermarle che la stazione di rilevamento della qualità dell’aria di Lucinico è stata spenta nel marzo 2014 e rimossa definitivamente nel dicembre 2014 – risponde il responsabile del dipartimento Ettore Salvagni -. Tale dismissione si inquadra in una più generale riorganizzazione della rete regionale di rilevamento che ha riguardato varie centraline della nostra regione. In particolare la stazione di Lucinico risultava non essere conforme ai dettami della vigente normativa in materia (D. Lgs. 155/2010) proprio per la posizione non adeguata e troppo vicina all’asse viario. Ricordo al riguardo che la riorganizzazione della rete di rilevamento della qualità dell’aria ha tra le sue finalità il miglioramento del monitoraggio sull’intero territorio regionale anche tramite l’utilizzo di sistemi modellistici per la previsione e la descrizione della qualità dell’aria». Dunque, lo smantellamento è avvenuto perché l’impianto non rispettava le normative vigenti. C’è da aspettarsi che tale decisione solleverà più di qualche polemica, considerato che proprio a Lucinico chiedevano con forza più controlli. Ad esporsi erano stati tanti cittadini e l’associazione “Essere cittadini”.

Valter Cidin

Gorizia 15 febbraio 2017 (21:19)