Nell’ultimo consiglio comunale di Gorizia è stato approvato il nuovo Piano di zonizzazione acustica del comune di Gorizia che aspettava in un cassetto dal lontano 2014, approvato con i voti della sola maggioranza perché i consiglieri di minoranza hanno votato contro, e secondo me hanno fatto bene, ma vediamo perché.

Primo punto sono i dati utilizzati per la sua realizzazione, non attuali e quindi non corrispondenti alla reale situazione del territorio, come in molti consiglieri hanno fatto notare.
Si tratta infatti di un mero aggiornamento del piano che dormiva in un cassetto, diciamo solo che in 5 anni di attesa per essere portato in consiglio si poteva fare di più.

Il piano era pronto nel 2014, perché si sono aspettati quasi 6 anni per portarlo in consiglio?

Secondo punto è la mancanza nel piano del regolamento per le manifestazioni temporanee, c’è invece la mappa con i siti individuati come tali, sarebbe stato utile anche sapere in questi siti cosa si può o non si può fare e votare tutto in un unico pacchetto, anche perché nel piano si fa riferimento a questo regolamento che però non c’è, un’altra cosa che non c’è è l’individuazione dell’area dell’aeroporto…

Ma come? L’aeroporto non doveva diventare sede di grandi eventi? Evidentemente la maggioranza ha cambiato idea.

Terzo punto sono le deroghe, ce ne sono troppe, con la stesura di questo piano sono infatti venute a galla tutte le criticità del territorio goriziano, in primis, cosa che abbiamo più volte sostenuto, la troppa vicinanza delle aree industriali alle zone residenziali e alle aree protette (ospedali, scuole, aree verdi), per norma non ci potrebbero essere aree di classe troppo diversa attigue, cosa che invece succede ed andrebbero ripensate alcune destinazioni d’uso di alcune aree e valutati dei progetti di risanamento acustico

la soluzione alla vicinanza delle case all’e zone industriali non è la deroga!

Quarto punto, credo il più importante è se questo piano è migliorativo o peggiorativo dello stato attuale delle cose, in assenza di P.C.C.A. Piano Comunale di Classificazione Acustica, questo è il nome corretto, si applica il D.P.C.M. del 01/03/1991 – Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno, che ha i seguenti limiti:

limiti-1-piano-zonizzazione-acustica-Gorizia

Dove le zone A e B sono rispettivamente le aree a carattere storico, artistico o ambientale e le aree residenziali.

Mentre i limiti normativi per i P.C.C.A. sono:

limiti-2-piano-zonizzazione-acustica-Gorizia

Molte zone della città, sopratutto quella del centro e le aree vicine alle zone industriali vanno quindi o a mantenersi invariate oppure in molti casi a peggiorare la propria condizione passando da un limite diurno di 50 e notturno di 60 rispettivamente 55 e 65, quindi ben 5 dB in più, che sopratutto la notte sono molti, ricordiamo infatti che per il riposo non dovrebbero essere superati i 40 dB nell’ambiente in cui ci troviamo.
L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda:

Visti gli effetti sulla salute evidenziati per le varie fasce di esposizione al rumore notturno, le Linee guida dell’Oms Europa raccomandano che sia rispettata la soglia dei 40 dB durante le ore di sonno della maggior parte dei cittadini. Questa soglia può essere considerata il valore limite per tutelare tutti i cittadini, compresi quelli appartenenti alle categorie più a rischio.

Per chi fosse interessato può ascoltare la presentazione e la discussione sul PCCA dell’ultimo consiglio a questo link dall’ora 2:05.

A questo link trovate tutta la documentazione del PCCA.

Dall’approvazione del piano infatti decorrono i 30 giorni (in questo caso 60 perché il comune ha deciso di sottoporlo a VAS) per le osservazioni che chiunque può fare e vi invitiamo se non siete d’accordo con quanto approvato a fare adesso perché poi sarà troppo tardi.

Un’ultima riflessione è sulla petizione per la quale erano state raccolte più di 1550 firme che potete leggere qui , proprio per chiedere l’adozione del piano fermo dal 2014, ma sopratutto:

“che con tale strumento sia garantita un’adeguata qualità ambientale acustica sopratutto nelle aree
residenziali con particolare riguardo a quelle confinanti o comunque molto vicine a zone di carattere
prettamente industriale.”

Come avevamo riportato in un nostro post sulle 2 petizione tra cui quella acustica, ricordiamo che la giunta il 17 aprile 2019 aveva deliberato:

“di disporre l’archiviazione della petizione posto che l’approvazione del Piano Comunale di Classificazione Acustica di cui alla L.R. 16/2007 e s.m.i. rientra tra gli obiettivi inseriti nel DUP 2019-2021 approvato con deliberazione consiliare 27 marzo 2019, n. 7 e che i tempi dell’iter procedimentale verranno declinati nel PEG in corso di formazione, in coerenza con le indicazioni già fornite dal Sindaco con la comunicazione di data 21 febbraio 2019;”

Sinceramente non mi sembra per nulla che quanto elaborato vada nella direzione richiesta dai promotori della petizione e condivisa da moltissimi cittadini, mi auguro quindi e invito chi ha firmato la petizione ma anche chi ritiene che i limiti in alcune zone siano troppo alti a:

mandate osservazioni in merito, si possono mandare fino ai primi di Aprile 2020, altrimenti dopo sarà inutile lamentarsi.

Un ultimissima considerazione è che secondo l’ARPA, come possiamo leggere dal loro sito

“la legislazione nazionale e regionale prevedono che tale strumento sia realizzato attraverso il confronto e in armonia con il piano urbano del traffico”

altra cosa che Gorizia aspetta da un po’ di tempo.