Questa è una bella domanda…ma vediamo prima di inquadrare il problema, perché sembrerà impossibile ma tutto ormai succede quasi solo a Sant’Andrea…

Recentemente abbiamo scoperto che la centrale termoelettrica a gas di Sant’Andrea ha ottenuto grazie all’autorizzazione integrata ambientale il permesso all’esercizio. Quindi manca davvero poco alla sua futura realizzazione, anche perché nel decreto autorizzativo c’è scritto che con le modifiche progettuali il comune dichiara sostanzialmente superati i vincoli normativi dettati dal piano regolatore.

Si era già voluto informare i goriziani sull’autorizzazione con questo articolo, anche perché, se proprio non mi è sfuggito, nulla avevo letto sui quotidiani locali o sentito da qualche rappresentante politico all’interno del consiglio comunale…ma forse per qualcuno non sono cose che ai cittadini dovrebbero interessare.

Ma vediamo un attimo cosa c’è scritto all’interno di quel decreto autorizzativo, ma sopratutto qual’è la posizione del comune:

Intanto salta subito all’occhio che l’autorizzazione non è per la Società TEI ENERGY S.R.L ma per la Società METAENERGIAPRODUZIONE S.R.L in quanto la prima in liquidazione e la seconda ha acquisito  il diritto di superficie sull’area industriale sulla quale verrà realizzato l’impianto per la produzione di energia elettrica alimentato a gas naturale, contestualmente a tutti gli elementi patrimoniali e rapporti giuridici attivi e passivi.

Poi troviamo che siccome era stato evidenziato che l’altezza del capannone andava ben oltre i limiti consentiti dallo strumento urbanistico vigente la società ha provveduto a modificare il progetto per ridurre l’altezza del capannone di un paio di metri.

Cosa che più salta all’occhio è che, e riportiamo testualmente dal decreto autorizzativo:

“3) il rappresentante del Comune di Gorizia:
a) ha preso atto che la modifica comporta la riduzione dell’altezza complessiva (fabbricato più impianti ausiliari) dell’edificio motori che da 16,33m passerà a 13,72m. Tale altezza è relativa al parapetto del piano sovrastante la copertura, necessario per le operazioni di manutenzione alle unità di espulsione aria dell’edificio motori. L’altezza del fabbricato rimane con un’altezza di gronda pari a 9,80 m e il colmo pari a 11,20m.
b) ha dichiarato che tale modifica supera le criticità precedentemente segnalate in merito alla conformità allo strumento urbanistico vigente e ha segnalato, peraltro, la necessità di integrare, nel procedimento di Autorizzazione Unica Energetica, gli elaborati grafici con l’inserimento del carroponte adeguatamente quotato, nonché l’acquisizione della delibera di ammissibilità rilasciata dal Consorzio dello Sviluppo Economico locale di Gorizia come previsto dalle vigenti norme urbanistiche.”

Vediamo però cosa dice il piano regolatore del comune di Gorizia:

“Altezza massima: m. 8, con esclusione dei carri ponte e attrezzature tecniche funzionali all’attività insediata ivi compresi silos, impianti di stoccaggio e magazzini automatizzati.”

Quindi? come fa tale modifica a superare le criticità precedentemente segnalate in merito alla conformità allo strumento urbanistico? anche ammettendo di far passare gli impianti ausiliari come attrezzature tecniche funzionali all’attività rimane un altezza di 11,2 m…

ma solo a me risulta che 11,2 metri siano più di 8 metri? ma anche 9,8 sono più di 8…qualcosa non torna…servirà una variante urbanistica allora.

Bon allora ci penserà il consiglio comunale a bocciare il progetto, visto anche che chi di competenza aveva detto in un consiglio che sarebbero state rispettate le norme. Il consiglio comunale è l’organo proposto a fare le varianti urbanistiche…SICURI? Leggete bene quanto dichiara il rappresentante del comune: “la necessità di integrare, nel procedimento di Autorizzazione Unica Energetica, gli elaborati grafici con l’inserimento del carroponte adeguatamente quotato”…

l’Autorizzazione Unica Energetica può fare da variante urbanistica e saluti a tutti i consiglieri.

Vi invito ora a rileggervi il punto b) di quanto dichiarato sopra dal comune.

Quindi manca solo l’Autorizzazione Unica Energetica, e da quanto scritto sembrerebbe essere tutto in discesa, a meno che… sempre al punto b) leggiamo ancora:la necessità dell’acquisizione della delibera di ammissibilità rilasciata dal Consorzio dello Sviluppo Economico locale di Gorizia come previsto dalle vigenti norme urbanistiche. Vediamo quindi quali sono le politiche ambientali del consorzio visto che è dotato di certificato di sistema di gestione ambientale e di certificato EMAS.

Dal sito del consorzio si possono scaricare la documentazione riguardante la politica ambientale

leggiamo tra le varie cose che il consorzio SI IMPEGNA:

“alla piena osservanza di leggi, regolamenti e normative ambientali ed altre, cogenti e volontarie, applicabili alle attività e ai servizi svolti e agli ambiti in cui opera”

e ancora:

“alla sensibilizzazione delle parti interessate, ovvero aziende insediate, Enti locali e Associazioni, divulgando l’importanza della Certificazione Ambientale, dell’utilizzo delle energie rinnovabili nonché del rispetto per l’ambiente ed il territorio”

“al miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali e di quelle del territorio di competenza, con lo scopo della riduzione dell’inquinamento, mediante azioni mirate di monitoraggio e controllo, per quanto di competenza, degli aspetti ambientali del territorio”

A breve vedremo se queste sono parole scritte su un foglio di carta oppure saranno atti concreti.

Per ora segnalo solamente la totale indifferenza della politica goriziana su quanto stia accadendo ma non posso che mantenere la speranza che almeno qualcuno si svegli e inizi a fare anche in consiglio comunale una vera battaglia politica su queste cose pretendendo almeno che certi tipi di industrie non siano costruite a ridosso della zone abitate, ricordo infatti che le case c’erano prima della zona industriale, ma sopratutto nella speranza che ci sia una nuova e positiva visione per il futuro di questa città.