All’incontro di venerdì 22 Novembre organizzato dai cittadini di Sant’Andrea per informare gli altri cittadini (e già questo la dice lunga sulle responsabilità della politica goriziana) sulla centrale a gas da 148 Mwt di prossima realizzazione a pochi passi dal centro abitato, l’assessore all’ambiente pervenuto ha provato a spiegare che non è colpa della politica se a Gorizia si insediano questo tipo di industrie, ma purtroppo ci sono le norme e i tecnici devono farle rispettare. Ci mancherebbe altro, aggiungo io, ma la politica allora cosa fa? Ogni cinque anni votiamo per scegliere chi ci amministra e ci vengono a dire che sostanzialmente non serve, ma è proprio così? Assolutamente no e con un paio di esempi, i primi che mi sono venuti in mente, senza andare a fare tante ricerche vi dimostrerò che la politica può far molto, ovviamente basta volerlo.

È stato forse un tecnico a far modificare una particella da commerciale a industriale per permettere l’insediamento di three shade of green ( due impianti a biomassa e un impianto trattamento rifiuti a pochi passi da case e scuole)?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a non voler chiedere un parere alla regione sulla variante per limitare l’insediamento industrie insalubri sul territorio goriziano chiesta con una petizione con più di 1650 firme?
No di certo, è stata la politica

Sono stati forse i tecnici a ritenere di non chiedere i dati della centralina di rilevamento del consorzio industriale di Sant’Andrea, di cui il comune detiene circa l’80% (quindi praticamente decide lui)?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a tenere chiuso in un cassetto il piano di zonizzazione acustica per quasi 5 anni, diocumento obbligatorio e che potrebbe tutelare la aree abitate vicino alle zone industriali introducendo dei limiti sonori più stringenti di quelli standard?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a voler trasformare da zona agricola a zona artigianale ampliando la zona industriale di Sant’Andrea?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a togliere le piste ciclabili dai controviali del corso e far andare mamme con bambini in strada in mezzo alle macchine?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a sacrificare parte del terreno del calvario ( monte sacro alla patria) per essere trasformata da zona boschiva in zona agricola?

No di certo, è stata la politica.

Sono forse stati i tecnici a non voler soddisfare le richieste dei cittadini che chiedevano un continuo controllo dell’inquinamento dell’aria nei pressi dell’asilo di Lucinico e se del caso lo spostamento dello stesso, tremendamente vicino al traffico anche pesante della ss56 e dove una volta esisteva una centralina poi dismessa? E a decidere che invece di spostare l’asilo in una zona meno soggetta all’inquinamento del traffico bisognava completamente ristrutturarlo?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a decidere che il versante del colle del castello che da su piazza Vittoria andasse quasi completamente spianato per fare posto al cemento occorrente all’ascensore per il castello, o a investire milioni di euro per un ascensore che non ha ancora visto la luce e chissà quando la vedrà?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a decidere di riaprire al traffico galleria bombi per poi decidere di non farlo dopo aver speso soldi per la progettazione?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a voler investire sulla consortile dell’aeroporto fino a 600000 € + 250000€ (diventando praticamente socio unico) di prestito per un piano industriale fatto all’ultimo minuto e che addirittura la società Pipistrel non condivide, portato in consiglio comunale all’ultimo minuto senza nemmeno spiegare cosa c’è all’interno di questo piano?

No di certo, è stata la politica.

Sono stati forse i tecnici a decidere di tagliare un pino probabilmente sano da un parco cittadino per sacrificarlo all’altare di piazza Vittoria come addobbo natalizio?

No di certo, è stata la politica.

L’elenco potrebbe continuare per molte molte pagine, ma mi fermo qui, quindi quando sentite un politico dire che non è colpa sua, non si può far niente, ci sono le norme che vanno rispettate, andate almeno a verificare se è realmente così, ma sopratutto pretendete che nel programma con il quale si presenta sia ben chiaro il suo progetto e sopratutto che lo rispetti, questo vale anche per chi è all’opposizione, dove il compito più grande e importante deve essere informare i propri elettori su cosa succede a sul territorio, e non come a Gorizia che sull’ambiente a informare sono spesso i cittadini.