Dicembre goriziano: il Natale è più bello se illumini l’alberello

Oggi 6 Dicembre San Nicolò, ore 17.00 circa il centro di Gorizia era così:

Dire che il Dicembre goriziano è un po’ sottotono mi pare un eufemismo, i motivi vanno ricercati in più direzioni, sicuramente una parte del problema siamo anche noi goriziani, non viviamo più la nostra bellissima città, ma altrettanta colpa ce l’ha anche chi ci amministra perché non sembra in grado di dare una prospettiva a questo territorio e cosa peggiore non si fa nulla per ricreare quel tessuto sociale, quell’idea di comunità e di appartenenza che una volta c’era a Gorizia e che forse in molti ricorderanno.

Dopo le polemiche sull’albero di Natale, il Dicembre goriziano accusa il secondo colpo, le luminarie non sono a norma e addirittura pericolose e vanno risistemate il prima possibile per permettere la loro accensione.

Cominciamo però dall’albero, un tempo a Gorizia l’albero se non ricordo male veniva donato da un paese austriaco gemellato con Gorizia, oggi che i gemellaggi non vanno più tanto di moda, l’albero viene donato da un cittadino, sostanzialmente se qualcuno ha un pino in giardino che vuole eliminare chiama il comune che se l’albero piace all’assessore di turno lo taglia e lo sistema in piazza Vittoria per farlo diventare un addobbo di Natale. Quest’anno, visto che non c’era nessun albero privato degno di diventare l’abete di Natale, qualcuno si è inventato una nuova tradizione tutta Goriziana: andiamo in giro per i parchi cittadini, scegliamo quello che più ci piace e lo tagliamo, tanto dopo possiamo sempre dire che era malato e andava comunque tagliato, la gente è boccalone e ci crederà… Purtroppo sono in molti a non averci creduto e sono in molti ad aver protestato perché non sembra per nulla natalizio andare a tagliare un albero di 50 anni in un parco con pochi alberi e per di più vicino all’asilo…
Per correre ai ripari, si arriva addirittura a dire che lo si è fatto per l’ambiente, cosa c’è di meglio di un albero a km 0? E si va subito a rimpiazzarlo con delle piante che avranno si e no un paio di centimetri di diametro, così tanto per dire che siamo green.

Ma nessuno si sarebbe aspettato la vendetta dell’albero cittadino, pochi giorni dopo infatti scoppia in città il caso luminarie, il comune ha speso circa 200.000 € per il servizio di fornitura, manutenzione, assistenza tecnica e smontaggio delle luminarie natalizie sul triennio 2019-2020 e 2021, aggiudicato a una ditta della provincia di Salerno.
Una volta, se non ricordo male erano i commercianti del corso a pensare alle luminarie, mi sembra che le sponsorizzavano proprio… purtroppo oggi assistiamo ad un progressivo depauperamento del centro, quindi i commercianti, quei pochi rimasti credo proprio che non gli avanzino per sponsorizzare circa 70.000 € in luminarie, sicuro anche che varianti come quella n. 41 che si prefissa di spostare il commercio nelle aree di bordo della città non aiutano di certo, quindi le responsabilità se si vogliono cercare anche si trovano.

L’ingegnere incaricato dal comune di verificare la corretta posa delle luminarie scopre che la ditta non ha fatto il lavoro a regola d’arte, sono fuori norma e addirittura pericolose, ma addirittura non corrispondono a quanto richiesto, le sfere sono di 80 cm invece di 120 e le mongolfiere di 150 invece di 350, mi chiedo ma nessuno se ne era accorto prima?
Allora via a cercare qualcuno a cui dare la colpa, ovviamente alla ditta, a cui si dice verranno chiesti i danni, ma non basta la colpa è anche della burocrazia italiana…burocrazia tirata in ballo anche dall’assessore all’ambiente per i ritardi sui lavori di smaltimento amianto nelle scuole.
La burocrazia di certo non aiuta ma la normativa italiana in materia lascia comunque ampio margine d’intervento, per esempio il comune, ma queste sono scelte politiche, può decidere di dotarsi di un elenco fornitori da cui poter accingere per incarichi fino a 150.000 €, poi può decidere di comprare le luminarie e fare degli affidamenti diretti sotto i 40.000 € a ditte del posto di cui ci si fida, oppure assumere qualche operaio in più e farle mettere su a loro, ma anche queste sono scelte politiche, che per essere fatte però hanno bisogno di amministratori che conoscano bene la normativa, secondo me gli assessori prima che politici dovrebbero essere anche un po’ tecnici.

Ma lasciando perdere i problemi burocratici vorrei far riflettere su come spendiamo i soldi in “lustrini e paillette”, e magari provare a pensare delle alternative più economiche, questo blog è aperto a tutte le idee che possono venire in questo senso, alcune proposte potete già trovarle in questo articolo.