Dopo l’uscita del nostro post sulla situazione di Anhovo che potete leggere qui, ci sono state molte prese di posizione da parte di associazioni ma anche da parte della politica, non che crediamo di intestarci nulla, anzi dobbiamo ringraziare l’associazione EkoAnhovo che si sta occupando da anni del problema e dell’eco che stanno riuscendo ad avere anche grazie a molti medici della vicina Slovenia che stanno lanciando un allarme, grazie anche a Legambiente che collabora con gli amici sloveni per i monitoraggi ambientali.

Vediamo di riassumere cosa è successo.

Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia ha interrogato la Giunta regionale per sapere se le attività del cementificio Salonit sono oggetto di attenzione, come possiamo vedere sul sito di friulisera , dove leggiamo che lo stabilimento sloveno brucia 108 mila tonnellate di rifiuti all’anno, tra cui 15 mila di rifiuti pericolosi.

Con questa interrogazione, leggiamo sostanzialmente che si chiede di sapere:

“se Arpa Fvg ha rilevato di recente il livello di inquinamento atmosferico anche a ridosso del confine e quali sono le azioni messe in campo, in collaborazione con la Repubblica di Slovenia, per salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini..”

La questione è arrivata anche in parlamento con l’interrogazione del deputato Walter Rizzetto (FdI) al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa come riportato dal sito ilFriuli.it.

Anche la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo ha presentato un’interrogazione all’assessore Scoccimarro, queste le sue parole riportate dal sito triesteallnews.it:

“La Regione e Arpa continuino a incalzare la Slovenia in merito al cementificio Salonia di Anhovo (Slovenia). Da parte nostra abbiamo informato il Ministero dell’Ambiente affinché anche il Governo intervenga nei confronti della vicina Repubblica”.

“La Regione e Arpa continuino a incalzare la Slovenia in merito al cementificio Salonia di Anhovo (Slovenia). Da parte nostra abbiamo informato il Ministero dell’Ambiente affinché anche il Governo intervenga nei confronti della vicina Repubblica”.

Possiamo inoltre leggere che secondo quanto riportato

“la Regione attraverso Arpa si sarebbe già attivata nei confronti dell’omologo organismo sloveno, senza però avere ancora risposta. Da diversi studi, tra cui quello dell’Istituto pubblico di sanità di Lubiana, emergerebbe come l’incidenza del mesotelioma in tutto il territorio della Slovenia sia pari al 21,4 per ogni 100 mila abitanti, aumentando esponenzialmente nei dintorni di Anhovo fino al 170,2”.

Per ultime ci sono state 2 interrogazioni nell’ultimo Consiglio comunale del consigliere Maraz (M5S) e del consigliere Picco (Forum), che sostanzialmente chiedevano delle azioni concrete anche dirette da parte del comune per indagare sull’inquinamento causato dall’inceneritore di Anhovo. L’assessore competente ha illustrato le azioni che ha intrapreso ed intende intraprendere che sostanzialmente sono le richieste di dati dagli enti preposti, Arpa in primis, e evidenziando che il comune non può installare alcuna centralina per misurare l’inquinamento ambientale (come richiesto da un interrogazione) perché non è compito che gli compete e che:

“sì il sindaco è responsabile della salute pubblica, ma dietro questo concetto di fatto non c’è nulla.”

Dal consigliere Picco scopriamo che dal 2007 esiste un progetto Interreg chiamato JEDIS che aveva proprio lo scopo di realizzare una metodologia condivisa tra Italia e Slovenia per il monitoraggio ambientale e l’informazione dei dati rilevati, in risposta l’assessore ha informato che il comune non era partner di questo progetto e che sostanzialmente a livello pratico non c’è stato nessun tipo di risultato.
Il consigliere ricorda anche l’esistenza del GECT che come abbiamo riportato in una nostra proposta , proprio sull’argomento, ha tra i suoi scopi proprio il benessere dei cittadini, scopriamo però che delle 6 commissioni del GECT molte non si riuniscono da più di 2 anni e mezzo, ci chiediamo quindi oltre a qualche progetto per piste ciclabili a cosa serve realmente questo GECT e se si ha realmente l’intenzione di farlo funzionare:

lo strumento c’è! Usiamolo!

Altra notizia importante è che sono stati chiesti i dati su Gorizia delle malattie tumorali e respiratorie dovute a inquinamento ambientale e che l’assessore competente si adopererà a riguardo, attendiamo fiduciosi quindi notizie in merito, con l’augurio che non siano allarmanti.

Dall’ultimo consiglio apprendiamo anche che l’abitato di Anhovo si sta adoperando per delle verifiche ambientali e che il comune organizzerà un incontro con l’associazione EkoAnhovo e i comuni sloveni interessati.

Purtroppo le notizie che abbiamo ad oggi non sono per nulla tranquillizzanti e le risposte che i nostri politici riescono a darci molto evasive passando di continuo la palla a qualcun’altro, e poco concrete, io mi auguro invece che il comune si faccia promotore in prima linea per indagare sulle reali situazioni di inquinamento ambientale anche con azioni dirette come possono essere ad esempio delle centraline autonome sul proprio territorio a ridosso del confine, oppure l’attivazione attraverso il GECT di protocolli atti alla realizzazione di verifiche e analisi puntuali dei livelli di inquinamento, queste sono cose che si possono fare e a mio avviso dovrebbero essere fatte, e sopratutto la cosa principale

che i cittadini siano sempre informati.

Noi nel nostro piccolo attraverso questo Blog, le nostre pagine social e i nostri incontri cercheremo di informare e coinvolgere i cittadini.