Cosa sta succedendo ad Anhovo? A pochi chilometri da Gorizia? Siamo certi che non ci interessi?

Se ne era parlato anche sulla cronaca locale su un articolo de Il Piccolo di Luglio che potete leggere qui, dove sostanzialmente si riportano le paure delle associazioni d’oltreconfine, che riportiamo dall’articolo: “rilanciano l’allarme per quella che viene considerata un’autentica “bomba ecologica” ad appena una ventina di chilometri da Gorizia: il cementificio Salonit di Anhovo.” e si riporta quanto detto da Tomaž Komel, attivista della campagna <Eko Anhovo>:

“nel corso dei monitoraggi che abbiamo effettuato, ne abbiamo contati fino a 250 nell’arco di 12 ore, e abbiamo fotografato gli autisti e gli addetti alle operazioni di scarico vestiti con scafandri di protezione. Possiamo solo immaginare quindi la pericolosità dei materiali che vengono inceneriti”

Abbiamo trovato in rete sia su blog ekoanhovo.org che sul sito del settimanale Mladina degli articoli in lingua slovena che riteniamo condividere e che l’amico Carlo Nanut ha così riassunto:

I medici e i dentisti della vicina Slovenia sono preoccupati per ciò che sta accadendo nella valle dell’Isonzo a qualche chilometro dalla Nova Gorica verso Anhovo. Questa è un’area caratterizzata da decenni dalla produzione di prodotti di cemento-amianto. Negli ultimi anni i forni del cementificio di Anhovo Salonit per guadagnare più energia, ‘’stanno incenerendo rifiuti, compresi quelli più pericolosi”, hanno osservato i medici e i dentisti dell’oltre confine dell’Associazione medica della Slovenia e invitano le istituzioni ad essere più responsabili alle questioni ambientali. La quantità di rifiuti che s’incenerisce nell’impianto di cemento potrebbe aumentare da fino a 135.000 tonnellate l’anno. Il cementificio Anhovo Salonite, come si può vedere sul sito internet dell’azienda appartiene al gruppo Alpacem by Wietersdorfer, che hanno aziende in molti stati europei compresa l’Italia, come possiamo vedere nel loro sito internet.

L’invito è stato emesso da medici e dentisti lo scorso dicembre ed è rivolto a istituzioni responsabili, in particolare al Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione territoriale e all’Agenzia ambientale della Repubblica di Slovenia. L’invito è stato firmato da oltre 140 medici e dentisti della regione dell’oltre Isonzo, nonché da decine di colleghi provenienti da altre regioni della Slovenia, per un totale di oltre 160 esperti. I medici sottolineano inoltre che i studi hanno confermato il legame tra incenerimento dei rifiuti e l’aumento di tumori e di disturbi nella popolazione locale. Va anche notato che la misurazione delle sostanze pericolose negli scarichi ‘’non viene effettuata direttamente dalle istituzioni statali’’, ma lasciata agli esperti autorizzati, scelti e pagati fra l’altro da ciascun singolo imprenditore, il che fa dubitare dei risultati.Va notato anche che l’effetto dell’incenerimento dei rifiuti negli inceneritori comuni e il coincenerimento dei rifiuti nei forni industriali come nei cementifici e nelle centrali termiche non sono gli stessi. I forni industriali consentono scarichi più elevati di sostanze pericolose rispetto agli inceneritori come ossidi di azoto, composti organici, benzene cancerogeno, ecc. Negli impianti di cemento non è obbligato l’uso di tanti filtri rispetto agli inceneritori ed emettono una quantità sostanzialmente maggiori di gas di combustione. I rischi per l’inquinamento e la salute sono quindi molto più elevati nei forni industriali.

Per chi volesse approfondire vi lascio i link dei due articoli:

articolo su ekoanhovo

articolo su Mladina

Sicuramente riteniamo che la vicenda vada approfondita e che i cittadini, anche quelli italiani che abitano a pochi chilometri da quel sito siano informati su quanto sta succedendo ad anhovo che ricordo essere a meno di 20 km da Gorizia.