Le festività sono ormai passate, a San Nicolò avevo fatto un articolo su come si presentava la città alle feste, che potete leggere qui.

Purtroppo, secondo il mio parere di goriziano che assieme alla mia compagna e ai nostri due cagnetti passeggiamo spesso in città, sopratutto nel weekend, quest’anno il dicembre goriziano mi è parso un po’ sotto tono, sopratutto se prendiamo alcuni esempi vicino, Grado che ha fatto il tutto esaurito e per andare oltre confine Lubiana.

Nonostante il comune dichiari sul Piccolo che la pista di pattinaggio abbia avuto (a feste non ancora finite) circa 8000 presenza, sinceramente non ne sono molto convinto (magari), io quando ero in piazza (anche nei giorni di festa), avrò visto al massimo 20 persone pattinare e il contorno un po’ troppo triste per essere Natale, quest’anno c’era poco e niente anche in via Rastello, per non parlare del centro città, (delle luminarie non parlerò nemmeno, quelle sono questione di gusti, tranne che sulla sicurezza).

Sul sito trovate anche alcune proposte per il dicembre goriziano (tanto per mettere a tacere quelli del “sapete solo criticare”).

Qui non si tratta di criticare, ma di costruire tutti assieme un futuro per questa città.

Come ho scritto più volte in questo blog quello che manca a Gorizia è un senso di appartenenza, di voglia di costruire una comunità, ci stiamo trasformando in una città dormitorio.

Gli esempi di chi prova a fare comunità sono molteplici, si tratta solamente di fornire alle innumerevoli associazioni cittadine una regia.
Come dico spesso gli esempi ci sono già, si tratta solamente di copiarli.